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Visualizzazione post con etichetta Fontana dell'Acqua Paola. Mostra tutti i post
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domenica 7 agosto 2011

ER CORE DE ROMA. OMAGGIO A GABRIELLA FERRI


Fontanone dell'Acqua Paola
Via Garibaldi
XVI municipio
da martedì 9 agosto a venerdì 12 agosto
ore 21.00

con Cristina Cellini
Alle chitarre Mariano Perrella (Pandemonium) e Jimmy ed Emanuel Tamborrelli
Una produzione FontanonEstate
Cristina Cellini, torna ad interpretare le più belle canzoni di Gabriella Ferri.
Ad accompagnarla ci saranno grandi musicisti come Mariano Perrella dei Pandemonium e Jimmy e Emanuel Tamborrelli alle chitarre.
Questo concerto vuol essere un omaggio alla grande Artista che è stata la voce di Roma, attraverso la rivisitazione delle canzoni più famose della tradizione romana e della canzone d’autore.
Tra i brani musicali che Cristina Cellini interpreterà: E adesso andiamo a incominciare, Povera Mamma, Alla Renella, Barcarolo Romano, Le Mantellate, Chitarra Romana, Il valzer della Toppa, Sora Menica, Te possino da tante coltellate, Sempre, Nannarè che verranno alternati a dei brani recitati, tra i più conosciuti del repertorio romanesco come La Serenata e La Passatella.
Lo spettacolo è patrocinato dall'associazione culturale Gabriella Ferri
Ass. Cult. "Istituto Studi dello Spettacolo - Teatro Studio"
tel. 06 5883226 info e prenotazioni
e-mail info@fontanonestate.it
sito ufficiale www.fontanonestate.it
da € 12,00 a € 20,00

giovedì 4 agosto 2011

PAOLO BORSELLINO ESSENDO STATO


Fontanone dell'Acqua Paola
Via Garibaldi
XVI municipio
giovedì 4 agosto
ore 21.00

“Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla, perché il vero amore consiste nell’amare ciò che non piace per poterlo cambiare”. Con questa breve riflessione Paolo Borsellino svela il senso più segreto del suo essere uomo e del suo essere giudice. La sua giovinezza e gli anni difficili della sua maturità sono ispirati ad una tensione vitale che oscilla tra passione per la memoria e progetto instancabile per una costruttività del futuro. La sua singolare esperienza esistenziale porta con sé i tratti inequivocabili dell’eroe. Un eroe moderno. Un eroe lontano dalle tentazioni della retorica. Un eroe che si batte senza armi contro le armi; senza violenza contro la violenza; senza protervia contro omicidi, stragi, tradimenti. Forte unicamente della sua spiazzante lealtà intellettuale, di un intuito espresso a livelli altissimi, Paolo Borsellino è l’incarnazione di eroe psicologico in grado di sacrificare il proprio corpo e i propri affetti per un’idea: la giustizia.
I cinquantasette giorni in cui Paolo Borsellino vive dopo la morte a Giovanni Falcone, fanno del giudice sopravvissuto un uomo solo, accerchiato da elementi deviati dello Stato e della politica, da Cosa Nostra e dall’indifferenza collettiva come prodotto culturale raffinatissimo atto a seppellire la verità. Senza Falcone, senza l’uomo che Borsellino stesso definiva “il suo scudo”, il magistrato elabora la certezza matematica della propria fine. A più riprese disegna come imminente la propria morte a colleghi ed amici con allusiva eleganza. Malgrado ciò rimane. Rimane in Sicilia, rimane a Palermo, rimane fedele a un’idea, a Falcone, a sé stesso. A condividere la sua coscienza della fine è innanzi tutto il mondo femminile, composto da sua madre, sua moglie, sua sorella, le sue figlie, oltre naturalmente a suo figlio Manfredi. Questa partecipazione silenziosa al destino di chi combatte in una sfida con un finale già scritto, torna a parlarci di una consapevolezza tutta classica in cui alla dignità dell’eroe fa riscontro la dignità di chi dovrà piangerlo e continuarlo ad amare nell’assenza del corpo.
Il lavoro si sviluppa in un concentrato di suoni e immagini tese ad esaltare il contrasto tra la spudorata bellezza dell’isola e i suoi umori notturni. L’ironia si rivela come una qualità in grado di percorrere il dramma per svelarlo con più forza e più direzionalità in tutta la sua crudezza. L’azione prende l’avvio dal diciannove luglio 1992. Alle ore sedici e cinquantotto in via D’Amelio, a Palermo, un attentato pone fine alle vite del giudice e degli uomini che lo stavano proteggendo: Vincenzo Li Muli, Walter Cusina, Agostino Catalano, Claudio Traina, Emanuela Loi. Nell’ultimo decimo di secondo tra l’esplosione e la morte, Paolo Borsellino ricompone memorie e sogni della sua vita. Parla, racconta. Dubita di essere ancora vivo. Dubita di essere già morto. La messinscena deflagra in dodici movimenti, quanti sono quelli di uno Stabat Mater, addensando frasi, sussurri, visioni. Ed è appunto uno Stabat Mater doloroso, la prima parte. Il giudice, quell’ultimo giorno, andava a far visita a sua madre: una madre consapevole, metafora e incarnazione del dolore cosciente e fiero di un’altra Sicilia, di quella più invisibile e più vera.
Ass. Cult. "Istituto Studi dello Spettacolo - Teatro Studio"
tel. 06 5883226 info e prenotazioni
e-mail info@fontanonestate.it
sito ufficiale www.fontanonestate.it
da € 12,00 a € 20,00

venerdì 15 luglio 2011

Fontanone Classica. Serata a favore di Emergency

Concerto con musiche di Beethoven, Chopin, Debussy, Liszt eseguite da Andrea Calvani al pianoforte. 

Serata a favore di Emergency 

La grande musica per il sociale. Il giovane pianista romano Andrea Calvani protagonista, con un programma eterogeneo, di una serata in cui Musica e Impegno Sociale si incontrano nella splendida cornice storica della Fontana dell'acqua Paola. 


Biglietto d'ingresso: da € 12,00 a € 20,00
N.B. Dove non diversamente specificato, ai prezzi dei biglietti vanno aggiunte le spese di Agenzia pari a
- euro 3.50 sino a 30€ di costo in caso di ritiro in sede
- euro 4.50 oltre 30€ di costo in caso di ritiro in sede
- euro 6.00 a biglietto (inclusi diritti di agenzia) in caso di consegna a domicilio
- disponibilità di spedizione in tutta Italia con assicurata al costo di euro 7.00.
Si ricorda che la Cooperativa Sociale IL SOGNO a.r.l. O.N.L.U.S. svolge un semplice servizio di acquisto biglietti conto terzi e recapito biglietti. Pertanto le digiture: ns. comm. o spese di agenzia si riferiscono a tale servizio.

mercoledì 29 giugno 2011

Fontana dell'Acqua Paola


La fontana (o “fontanone”) dell’Acqua Paola si trova a Roma, nel punto in cui la via Garibaldi raggiunge la sommità del Gianicolo, poco prima di Porta San Pancrazio. Si tratta della mostra terminale dell’acquedotto dell’”Acqua Paola”, ripristinato tra il 1608 e il 1610 da papa Paolo V.
All’inizio del XVII secolo le aree a destra del Tevere erano ancora scarsamente approvvigionate d’acqua, e la dotazione idrica delle zone di Trastevere, del Vaticano e di Borgo fu uno dei primi problemi affrontati dal papa Paolo V appena eletto. In realtà, come già per alcuni dei suoi recenti predecessori, il fine ultimo del pontefice era di poter disporre di una cospicua riserva d’acqua corrente per i giardini della sua residenza vaticana, ma il Comune di Roma accettò di contribuire alle spese per il ripristino dell’antico acquedotto Traiano che, ricevendo acqua dal lago di Bracciano, avrebbe consentito l’autonomia idrica delle zone a destra del fiume. Iniziati i lavori nel 1608, il progetto fu portato a termine nel 1610.
Commissionata a Giovanni Fontana, che la realizzò tra il 1611 e il 1612 con la collaborazione di Flaminio Ponzio, la mostra terminale del nuovo acquedotto ricalca molto da vicino il progetto della Fontana dell'Acqua Felice, la mostra terminale dell’acquedotto voluto da papa Sisto V, realizzata nel 1587 dallo stesso Giovanni Fontana. Il progetto originale prevedeva che l’acqua venisse raccolta in cinque vasche posizionate in corrispondenza di ciascun arco, ma nel 1690 papa Alessandro VIII commissionò a Carlo Fontana, nipote di Giovanni, la realizzazione di un progetto di ampliamento dell’opera. In occasione dello stesso intervento si provvide anche alla creazione, con opere di terrazzamento, dell’ampio piazzale antistante la fontana, che fino ad allora era quasi a strapiombo sul costone del colle.