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mercoledì 29 giugno 2011

Bibli, presto una nuova sede

Buone notizie per Bibli, la libreria di Trastevere costretta da uno sfratto ad abbandonare la storica sede di via dei Fienaroli a fine mese. Durante la serata organizzata da Sinistra ecologia e Libertà per salvare il caffè letterario, con ospiti d'eccezione come Leo Gullotta, Massimo Wertmuller e Mimmo Calopresti, l'assessore capitolino al Patrimonio, Alfredo Antoniozzi, ha assicurato: "All'inizio della prossima settimana consegnerò alle socie l'immobile che ospiterà la nuova sede, in via della Lungara".
Antoniozzi ha spiegato: "La delibera per l'assegnazione di una nuova sede a Bibli, che sorgerà nell'edificio del Buon Pastore, prevede un canone d'affitto di 3.200 euro al mese, più basso di quello attuale. Approvata dalla nostra giunta nel 2009, si era poi arenata in commissione Patrimonio, ma presto riceverà il via libera e sarà votata in consiglio comunale".
Intanto, giovedì 30 giugno gli amici di Bibli, da Tullio De Mauro a Erri De Luca, da Dacia Maraini a Ferzan Ozpetek, daranno l'addio alla sede storica con una maratona di letture. "Abbiamo invitato anche Alemanno e Zingaretti  -  annuncia Maggiulli  -  e abbiamo chiesto al presidente Giorgio Napolitano il permesso di leggere a suo nome l'incipit del suo libro preferito, come faranno gli altri ospiti".

domenica 26 giugno 2011

"Lunedì tutti in piazza per salvare la libreria Bibli"

"Salvate la libreria Bibli". A lanciare l'appello sono artisti, intellettuali e scrittori, sostenuti da migliaia di affezionati frequentatori che hanno già firmato una petizione contro la chiusura di uno degli spazi culturali più famosi di Trastevere, che ha da poco compiuto 16 anni. Un salotto animato da Gabriella Maggiulli e Agnese Andreoli, che da sempre ospita incontri, presentazioni di libri e corsi di scrittura e sceneggiatura, ma che ora rischia di morire. L'affitto chiesto dai proprietari delle mura della storica sede di via dei Fienaroli è stato quasi triplicato e il costo è diventato impossibile da sostenere per le due socie responsabili. La giunta Veltroni aveva proposto con una delibera di assegnare loro un locale comunale in via San Francesco di Sales, in cambio della ristrutturazione e del pagamento di un regolare affitto. Una promessa rinnovata dall'amministrazione Alemanno, che ad oggi, però, è rimasta soltanto una promessa.
Per questo, a mobilitarsi sono ora artisti e intellettuali. "Togliere una libreria ad un quartiere significa impoverirlo. Questo è un piccolo esempio di quanto sta succedendo in Italia, dove si è smesso di investire in cultura" spiega Massimo Wertmüller, che parteciperà alla serata di musica e parole organizzata lunedì prossimo da Sinistra Ecologia Libertà a sostegno della libreria indipendente. Con lui, dalle 19 alle 21, in piazza Santa Maria in Trastevere ci saranno anche Daniele Lucchetti, Leo Gullotta, Giulio Scarpati e Mimmo Calopresti, solo per citarne alcuni, insieme all'assessore provinciale alla Cultura, Cecilia D'Elia, e ai consiglieri sel Gemma Azuni e Luigi Nieri. "È importante difendere luoghi come questo, cruciali per la qualità della nostra vita", spiega Calopresti. E anche la scrittrice romana Chiara Gamberale si unisce all'accorato appello: "Qui ho presentato per la prima volta il mio libro d'esordio, "Una vita sottile", e ci sono molto affezionata. Ha sempre dato spazio anche agli autori emergenti, svolgendo una funzione importantissima per chi produce e fruisce cultura. Deve essere salvata". La scrittrice sarà fra i protagonisti della serata di addio organizzata dalla libreria per il 30 giugno, insieme a Emanuele Trevi, Nicola Lagioia, Raffaele La Capria, Mario Fortunato, Enzo Golino, Erri De Luca, Dacia Maraini, Paolo Mauri, Cristina Comencini, Elio Pecora, Biancamaria Frabotta, Tullio De Mauro e Ferzan Ozpetek. Dalle 18 in poi Bibli ha invitato tutti gli amici a leggere l'incipit del loro libro preferito e a riempire le sue sale, per l'ultima volta.

sabato 25 giugno 2011

Libreria Bibli

Roma, 24 giu. - (Adnkronos) - ''Punto di riferimento di scrittori, intellettuali, artisti e cittadini, la storica libreria trasteverina Bibli rischia di essere vittima delle ciniche leggi di mercato". Lo ha dichiarato Stefano Marin, Presidente del Consiglio Municipio Roma Centro Storico.
"Non potendo sostenere i costi - ha continuato Marin - di un nuovo contratto d'affitto, il 30 giugno sara' sfrattata dai locali che per 16 anni l'hanno vista trasformarsi in uno dei salotti culturali piu' rinomati della Capitale. Il Sindaco deve dare seguito alla promessa di pubblicare un bando per l'assegnazione di nuovi spazi".
"Il Consiglio del Municipio Roma Centro Storico, dalla parte di centinaia di cittadini che in questi giorni si sono mobilitati sia nel quartiere che su facebook, ha votato all'unanimita' una risoluzione in cui si chiede al Sindaco e all'assessore alla Cultura del Comune di Roma di impegnarsi con urgenza. E' importante - ha concluso Marin - che quest'angolo di cultura, fatto di incontri, dibattiti, presentazione di libri e concerti, viva ancora. Perche' a Trastevere non resti solo lo scettro di epicentro della somministrazione''.