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mercoledì 13 giugno 2012

Andy Warhol e i media



Warhol è rappresentato alla Galleria nazionale d'arte moderna da una delle sue 'nature morte politiche': Hammer and Sickle (1972), una delle opere della serie dedicata a falce e martello, la cui fonte d'ispirazione è l'Italia.
La mostra "Warhol: Headlines" è costituita da un gruppo cospicuo di opere riunite insieme per la prima volta, in cui le notizie vengono elevate al livello artistico. Warhol ci ricorda che un fatto, anche se scioccante, non diventa notizia fintantoché non è tradotto in un titolo, finché non gli viene data una forma grafica. In questa esposizione, per la prima volta, la relazione tra Warhol e i media non è analizzata attraverso icone (ritratti di celebrità o immagini pubblicitarie), ma attraverso simboli linguistici. Meno conosciuta delle Marilyn o del Ketchup Heinz, questa fase della sua produzione presenta maggiori legami con altri fenomeni artistici quali la poesia concettuale e quella visiva, o l'attuazione di importanti cooperazioni con altri artisti (Keith Haring).

In collaborazione con la National Gallery of Art of Washington, Museum für Moderne Kunst, Frankfurt, The Andy Warhol Museum, Pittsburgh, Pennsylvania; a cura di Molly Donovan con John J. Curley, Anthony E. Grudin, John G. Hanhardt, Calie Angell e Matt Wrbican

martedì 5 giugno 2012

Attila di Giuseppe Verdi in scena al Teatro dell'Opera





Attila di Giuseppe Verdi in scena al Teatro dell'Opera dal 25 maggio al 5 giugno 2012


Il maestro Riccardo Muti dirige "Attila" di Giuseppe Verdi al Teatro dell'Opera. Sul palco Tatiana Serjan, Ilad Abdrazakov e Nicola Alaimo. Regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi. Lo spettacolo va in scena dal 25 maggio al 5 giugno 2012

Voto Redazione: 10
Orario: 25, 28, 31 maggio e 5 giugno ore 20:30; 27 maggio e 3 giugno ore 17:00
Costo: da 17 a 159 euro
Zona: Esquilino Municipio 1 Centro
Sito: http://www.operaroma.it
Dal: 25/05/2012
Al: 05/06/2012

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mercoledì 9 maggio 2012

Luoghi, figure, nature morte. Opere della Galleria d’Arte Moderna di Roma




Articolate su tre temi - Figura, Veduta e visione di Roma e Natura Morta - accompagnati da un percorso trasversale attraverso la scultura, le opere esposte – circa 140 delle oltre 3.000 in collezione - offrono un quadro esaustivo della cultura a Roma dall’ultimo quarto dell’Ottocento fino al secondo dopoguerra. Un periodo che con la nascita di Roma Capitale vede importanti trasformazioni storiche e sociali e che vive, con la realtà delle due guerre mondiali, le importanti dinamiche culturali della prima metà del Novecento.
La sezione dedicata alla figura esordisce al primo piano con Alla fonte di Nino Costa, manifesto del simbolismo a Roma, proseguendo con i ritratti della Secessione e il classicismo degli anni Venti rappresentato dal grande dipinto Serenità di Felice Carena. Giunge quindi agli anni Trenta con opere come Giocatore di Ping-Pong di Giuseppe Capogrossi, Giovani in riva al mare di Franco Gentilini, Combattimento di gladiatori di Giorgio de Chirico e un prezioso nucleo di dipinti dellaScuola Romana.
Al secondo piano la città di Roma si mostra nelle vedute della pittura ottocentesca, nell’adesione al Novecento di Francalancia e Trombadori arrivando alle interpretazioni visionarie del Sic Transit di Hirémy Hirschl e de Il Cardinal Decano di Scipione, uno dei pezzi più noti della collezione.
Al terzo piano, nella sezione sulla natura morta genere caro al Novecento, le dissoluzioni formali di Giorgio Morandi e il tonalismo romano di Cavalli e Capogrossi contraltano con le composizioni poetiche di Casorati dove fissità ed estraniamento degli oggetti suggeriscono nuove letture.
Il dialogo tra tradizione e modernità, nella scultura tra Otto e Novecento, è ben rappresentato infine dal Busto di Signora di Auguste Rodin e dal realismo di Vincenzo Gemito fino ai capolavori degli anni Trenta dove Il Pastore di Arturo Martini e la Bagnante di Marino Marini offrono immagini fortemente innovative, estranee alla retorica del regime.
 
Biglietto d'ingresso
Intero: € 5,50
Ridotto: € 4,50
Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Per i cittadini residenti nel Comune di Roma (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza)
Intero: € 4,50
Ridotto: € 3,50

venerdì 20 aprile 2012

Il Guggenheim. L'avanguardia americana 1945-1980

"Il Guggenheim. L'avanguardia americana 1945-1980" al palazzo delle Esposizioni Eventi a Roma
L'avanguardia americana del secondo dopoguerra esposta al museo Guggenheim arriva in mostra a Roma dal 7 febbraio al 6 maggio. L'esposizione, a cura di Lauren Hinkson, illustra gli snodi principali dello sviluppo dell’arte americana in un periodo di grandi trasformazioni nella storia degli Stati Uniti: un’epoca segnata da prosperità economica, rivolgimenti politici e conflitti internazionali, oltre che da progressi sostanziali in ambito culturale.
Nell'immediato dopoguerra, negli Stati Uniti si assistette a una straordinaria proliferazione delle pratiche estetiche più diverse: dall’irriverente entusiasmo della Pop art per l’immaginario popolare fino alle meditazioni intellettualistiche sul significato dell’immagine che caratterizzano l’Arte concettuale negli anni sessanta; dall’estetica scarnificata del Minimalismo alle sgargianti iconografie del Fotorealismo negli anni settanta. Movimenti profondamente diversi tra loro ma accomunati da un impegno sostanziale ad indagare la natura intrinseca, il senso e le finalità dell’arte.

lunedì 2 aprile 2012

Il senso della vita, La mostra National Geographic

Mostra fotografica di National Geographic fino al 13 maggio Eventi a Roma




Si intitola "Il senso della vita" ed è la mostra fotografica internazionale di National Geographic Italia in programma al Palazzo delle Esposizioni fino al 13 maggio.

Grazie agli scatti realizzati dai più grandi fotografi che lavorano e collaborano per la società, viene proposto un viaggio per immagini dedicato ai valori più importanti che accomunano miliardi di esseri umani (e non solo). L'affascinante percorso fotografico prevede quattro "fermate": Amore, Lavoro, Pace, Salute. Con queste quattro tappe che riassumono "il senso della vita", continua dunque a dipanarsi il filo che tiene unite le mostre fotografiche realizzate da National Geographic Italia, avendo al centro la "mission" della Society: la salvaguardia del Pianeta e la sopravvivenza di tutte le specie viventi.





Dal: 10/03/2012

Al: 13/05/2012

Zona: Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale 194

Centro storico, Municipio I

mercoledì 28 marzo 2012

Leonard Freed. Io amo l’Italia



ROMA -Leonard Freed, grande fotografo newyorkese membro della Magnum dal 1972, amava parlare del suo rapporto con l’Italia come di una lunga “storia d’amore”. Un amore che lo portò a visitare il nostro paese più di 45 volte e a scattare migliaia di indimenticabili immagini.

100 SCATTI - La mostra “Leonard Freed. Io amo l’Italia”, ospitata dal Museo di Roma in Trastevere dal 30 marzo al 27 maggio, ne presenta una straordinaria selezione: 100 fotografie in bianco e nero scattate tra Roma, Firenze, Napoli, Milano e Palermo che raccontano la vita quotidiana, i volti e i gesti del Belpaese senza l’uso di facili stereotipi. Freed amava definirsi un artista, non un fotoreporter. Considerava le sue immagini fotografie “emotive” e non “informative” e, infatti, dai suoi scatti non traspare la ricerca della notizia bensì la volontà di approfondire la dimensione più intima della natura umana.

ISPIRATO DALL'ITALIA - L’Italia fu una delle sue principali fonti di ispirazione, una terra che lo affascinò tutta la vita perché qui “il passato è sempre presente non solo nei luoghi ma nella vita quotidiana della gente”. Infatti più che su paesaggi e architetture, il suo obiettivo si focalizzò proprio sulle persone immortalandole con empatia e sensibilità nel corso dei decenni: dal desiderio di rinascita del dopoguerra agli albori del nuovo benessere, dai riti collettivi alla eccezionalità di un ritratto fotografico scattato per strada con una tovaglia bianca come sfondo, dalla vita dei pescatori siciliani a quella delle donne di Napoli.

venerdì 23 marzo 2012

"Mirò! Poesia e luce", al Chiostro del Bramante



Miró! Poesia e luce presenta presso il Chiostro del Bramante, dopo parecchi anni dall'ultima retrospettiva, più di 80 lavori del grande artista catalano mai giunti prima nel nostro Paese, tra cui 50 oli di straordinaria bellezza e di grande formato, oltre a terrecotte, bronzi e acquerelli. La rassegna dedicata all’opera di Joan Miró (1893- 1983), maestro che lasciò un segno inconfondibile nell’ambito delle avanguardie europee, rimarrà aperta al pubblico fino al 10 giugno.
La curatrice è María Luisa Lax Cacho, tra i maggiori esperti dell’opera di Miró, la quale ha voluto illustrare l’ultima fase della produzione della lunga vita dell’artista, quando finalmente concretizzò a Maiorca nel 1956 un grande sogno: un ampio spazio tutto suo, dove lavorare in compagnia della natura, sua musa ispiratrice. In occasione della mostra, lo studio che Miró aveva tanto desiderato è stato ricostruito all’interno degli spazi espositivi.
Lo spirito multiforme di Miró e il suo linguaggio fatto di macchie, grafismi, spruzzi, impronte, abrasioni, suture e chiodi sono evidenziati dalla rassegna, come anche la sua convinzione che l’obiettivo dell’artista dovesse concernere progetti di grande portata, come i murali e altri lavori d’arte pubblica che offrivano anche l’opportunità di collaborare con architetti e artigiani. I progetti d’arte pubblica di Miró sono caratterizzati da una sintesi tra architettura e arti plastiche, derivata anche dalla sua profonda ammirazione per Antoni Gaudí.
In mostra si possono ammirare, tra i capolavori, gli oli Donna nella via (1973) e Senza titolo (1978); i bronzi come Donna (1967); gli schizzi, tra cui quello per la decorazione murale per la Harkness Commons-Harvard University, tutti provenienti da Palma di Maiorca, dove la Fundació Pilar i Joan Miró detiene molte opere dell’artista, concesse ora in via del tutto straordinaria per l’anteprima italiana.
Con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna, Miró! Poesia e luce è prodotta e organizzata da Arthemisia Group, 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE e DART Chiostro del Bramante, in collaborazione con Fundació Pilar i Joan Miró.