Gianni Rodari - da "Filastrocche lunghe e corte" - Editori Riuniti, Roma, 1981
In piazza Giovanni Mastai Ferretti
fanno il bagni i ragazzetti,
fanno i tuffi nella fontana
della tranquilla piazza romana.
Passano i filobus, la circolare,
pieni zeppi da scoppiare.
Dai finestrini i passeggeri
osservano i tuffi con sguardi severi
e minacciando col dito
dicono: "Guai! E' proibito!"
Ma io posso leggere nel loro cuore,
sotto la giacca, sotto il sudore.
E dentro c'è scritto: "Fortunati
quei diavoletti scatenati!
Sarebbe bello, invece di andare
al ministero a scribacchiare
tuffarsi con loro nella fontana
d'una tranquilla piazza romana,
dimentacare il caldo e i guai
nella fontana di Piazza Mastai."
fanno il bagni i ragazzetti,
fanno i tuffi nella fontana
della tranquilla piazza romana.
Passano i filobus, la circolare,
pieni zeppi da scoppiare.
Dai finestrini i passeggeri
osservano i tuffi con sguardi severi
e minacciando col dito
dicono: "Guai! E' proibito!"
Ma io posso leggere nel loro cuore,
sotto la giacca, sotto il sudore.
E dentro c'è scritto: "Fortunati
quei diavoletti scatenati!
Sarebbe bello, invece di andare
al ministero a scribacchiare
tuffarsi con loro nella fontana
d'una tranquilla piazza romana,
dimentacare il caldo e i guai
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