Palazzo del Cinque ad angolo con via del Moro
Vicolo del Cinque collega piazza Trilussa a via della Scala e prende il nome dall'edificio proprietà della nobile famiglia romana dei del Cinque, di cui si ha una prima menzione nel 1416 con un Vincenzo, priore dei caporioni di Trastevere; in seguito molti rappresentanti della famiglia furono conservatori e un Niccolò fu a capo del Senato nel 1552, ma fu con Gian Paolo, nel 1759, che il casato venne iscritto al patriziato romano con il titolo di marchese. L'edificio, a due piani, ha conservato nel tempo le sue rinascimentali caratteristiche originarie, nonostante i numerosi interventi di restauro.
A questo vicolo è legata la leggenda i un carabiniere che nel 1920 fu visto entrare in un portone dal quale non fu mai più visto uscire.
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