Telemomò è uno spettacolo-format, ovvero il definitivo rovesciamento della televisione che, da piazza virtuale che invade e colonizza il telespettatore ridotto a individuo passivo e impossibilitato a interagire, ritorna – pur in una sua versione “teatrale” e abbassata - al centro di una piazza vera reinventandosi ludicamente una propria dimensione pubblica e per questo politica.
È televisione a filiera corta, autarchica, ecologica e interattiva. È il disvelamento esilarante della povertà del linguaggio televisivo, con il suo bagaglio di campi e controcampi, primi piani espressivi e dettagli significativi, che viene mimato mediante la povertà materiale di un teatrino d’animazione artigianale. Un cavalletto sul quale è fissata la cornice bucata di una televisione, tanto basta per rappresentare sceneggiati, telegiornali, documentari e pubblicità. Il montaggio è il dentro-fuori di primi piani reali e bambole di plastica di mezzibusti televisivi fatti di barbie senza gambe, e ancora parrucche, giocattoli, pezzi di corpo e brandelli di oggetti. Telemomò è anche il pulpito dal quale lanciare “autorevolmente” improbabili proclami politici e surreali analisi sociologiche. “Se la televisione ha fatto l’Italia di oggi, di lì si dovrà passare per disfarla”
Autore: di e con Andrea Cosentino
Interpreti: Andrea Cosentino
Prezzi: €10, €16 inclso aperitivo
- Casa Internazionale delle Donnesabato 23 luglio 2011ore: 21
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