Situato nel rione di Trastevere, proprio di fronte alla Villa Farnesina, fu costruito negli anni tra il 1730 e il 1740 da Ferdinando Fuga per la famiglia fiorentina dei Corsini, rielaborando e ingrandendo la precedente villa della famiglia Riario, risalente al XV secolo.
Nel XVII secolo il palazzo era stato abitato da Cristina di Svezia, la quale avrebbe ospitato nel giardino le prime riunioni di quella che sarebbe poi divenuta l'Accademia dell'Arcadia (la cui sede è attualmente poco lontano, alle pendici del Gianicolo).
Nel 1736 l'edificio e il giardino furono acquistati dal cardinale fiorentino Neri Maria Corsini, nipote di Clemente XII, che affidò i lavori di ristrutturazione del palazzo al conterraneoFerdinando Fuga, che per il papa stava già lavorando al Palazzo del Quirinale e al Palazzo della Consulta. Fuga trasformò la piccola villa suburbana dei Riario in una vera e propria reggia, raddoppiando l'estensione della facciata e ovviando alla notevole larghezza con l'aggiunta di dieci lesene giganti, più addensate in corrispondenza dell'asse centrale. Più movimentata è la facciata posteriore, rivolta verso i vastissimi giardini, con tre corpi di fabbrica aggettanti, di cui quello centrale, occupato dal monumentale scalone, uno dei più belli di Roma, è particolarmente sporgente. Lo scalone, con le sue grandi finestre, funge anche da belvedere panoramico sui giardini, posti in pendenza sul colle del Gianicolo.
Durante l'occupazione napoleonica di Roma, il palazzo ospitò Giuseppe Bonaparte, fratello dell'imperatore.
All'interno del palazzo sono oggi collocate la Galleria Corsini (opere di Beato Angelico, Jacopo Bassano, Caravaggio, Rubens, Jusepe de Ribera ecc.) e la sede dell'Accademia dei Lincei con la relativa Biblioteca dell'Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana. Nel giardino ha sede l'Orto botanico di Roma.
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